Un’Itas stanca, deconcentrata, incapace di concretizzare ha lasciato praticamente campo libero alla Lube che è salita a Trento per prendersi la finale scudetto. Gara 4 di semifinale è andata come non ci si aspettava con le punte di diamante trentine inspiegabilmente a terra. Nimir ha impiegato più di un quarto d’ora, dopo l’inizio del match, per riuscire a firmare il suo primo punto e Lucarelli e Lisinac più volte fermati a muro. A fine match coach Lorenzetti parla di un’incapacità nel gioco, quella di mantenere quei pochi margini di vantaggio che nei set Trento era comunque riuscita a crearsi. Paga dazio anche capitan Giannelli mancato e non poco, mercoledì sera, in fase di regia. Alla fine si salvano solo Lucarelli, che ha firmato 12 punti con il 62% in attacco e due muri ed il giovane Michieletto partito dalla panchina ma diventato subito protagonista una volta messo piede in campo soprattutto in attacco ed al servizio. 19-25, 23-25 ad ancora 23-25 sono i finali dei tre parziali che consegnano a Civitanova il pass per la finale scudetto che giocherà, al meglio delle 5 gare, contro Perugia vincente dell’altro abbinamento con Monza. Si inizia il 14 aprile. L’Itas invece, ora dovrà provare a smaltire la delusione per preparare ancor più del meglio – a questo punto – l’assalto all’altro obiettivo che è ancora possibile e che coronerebbe comunque questa strana stagione: la Champions League. La finalissima, contro i polacchi del Kozle, è in programma per il prossimo 1° maggio.