Giovedì 30 Giugno - 11:42

“Si sostiene in carcere “: è il progetto a favore delle donne detenute nelle carceri italiane voluto dal Soroptimist International nazionale e che ha già raccolto l’interesse e l’adesione di molti club che ora sono parte attiva del Protocollo di intesa firmato ad ottobre 2017 con il Ministero di Giustizia, nuovamente sottoscritto ad ottobre 2021 per un ulteriore triennio. Il progetto ha come obiettivo la formazione di donne di categorie fragili come le donne detenute, sostenendole in attività professionali, quali la sartoria, la cucina o in attività artigianali. E’ quello che da alcuni anni porta avanti anche il Soroptimist Club di Trento con la Casa circondariale di Spini di Gardolo e con il contributo dell’Istituto Canossa di Trento. Il progetto di quest’anno riguardava un corso di 20 ore di tecniche di perfezionamento e modellistica sartoriale. Le detenute che hanno partecipato sono state molto creative ed hanno confezionale molti capi personali ma anche altri articoli utili per la loro quotidianità all’interno della Casa. La docente Giuliana Vender ha accompagnato dunque le corsiste durante le varie fasi del confezionamento con la professionalità e la dedizione che da sempre la contraddistingue.