Trento, ferragosto di chiusura. Non per mancanza di turisti e cittadini – la città brulica di vita, grazie all’abbassarsi delle temperature, ma per mancanza di personale. È questo il drammatico ritratto di un settore, quello degli esercizi pubblici, che proprio quando vorrebbe stare aperto per sfruttare la ripartenza, deve arrendersi davanti alla mancanza di nuove assunzioni. C’è chi la prende con filosofia: il problema c’è ed è grave, tanto vale prendersi qualche giorno di stop per ricaricare le batterie e prepararsi ai prossimi mesi di lavoro. Per chi rimane in città, non c’è però rischio di rimanere a bocca asciutta. Magari si dovrà fare qualche metro in più ma un posto in cui prendere un caffè o un apritivo si trova. I lavoratori dei bar che rimarranno aperti a servire turisti e locali – che in questo periodo frequentano a frotte la città – si dovranno adattare a fare doppi turni.