Martedì 07 Febbraio - 17:29

In occasione della "Giornata Nazionale contro il bullismo e cyber bullismo" a Bolzano una serie di flash mob nelle vie e nelle piazze cittadine per sensibilizzare sul tema. In piazza Municipio l'Assessore i Giovani del Comune Angelo Gennaccaro ha presentato le attività promosse dall'amministrazione. Da alcuni anni infatti l’Ufficio Famiglia, Donna, Gioventù e Promozione Sociale organizza degli eventi di sensibilizzazione sul tema del bullismo. Quest’anno, con l’intento di tenere alta l’attenzione e l’impegno nel contrasto del fenomeno e nella tutela delle vittime, si è pensato di organizzare, con la collaborazione di un gruppo di giovani artisti della città, una serie di piccoli flash mob teatrali in diversi punti della città in modo da diffondere il messaggio di contrasto al fenomeno nel modo più capillare possibile. Piazza Municipio, piazza Domenicani, via Museo e piazza Matteotti sono stati teatro di altrettanti flash mob di sensibilizzazione. Gli artisti coinvolti Simone Melchiori, Michele Bresadola, Alice Ravagnani, Luca Ravagnani, Laura Stimpfl e Alessandro Costa hanno inscenato una classica azione di bullismo nei confronti di una giovane per verificare anche il tipo di reazione da parte dei passanti. Sul luogo di esecuzione degli "spettacoli" presente anche lo psicologo Alberto Malfatti del progetto "Il Germoglio" dell’associazione "La Strada Der Weg", per dare il suo supporto rispondendo alle sollecitazioni dei cittadini e fornendo informazioni e spunti di riflessione. "Il messaggio che vogliamo lanciare in questa giornata - ha detto l'Assessore Gennaccaro - è che non si può voltare lo sguardo dall'altra parte, non si può rimanere spettatori inermi. Bisogna invece interrompere questa catena, intervenire. Ai ragazzi diciamo di non avere paura e di trovare negli adulti, negli amici, nei propri insegnanti o allenatori o genitori o parenti, dei punti di riferimento a cui rivolgersi per denunciare ogni atto di bullismo o sopruso subito. Ricordo però che il bullismo esiste anche perché, dall'altra parte, ci sono degli spettatori e di conseguenza va interrotta anche la catena di chi guarda, ecco perché le azioni di quest'oggi vuole far si che le persone non si fermino solo a guardare, ma possano in qualche modo intervenire".